Il ruolo della fotoprotezione
Esporsi gradualmente e con le dovute precauzioni equivale a prevenire questi inconvenienti e a trarre i benefici che il sole indubbiamente possiede.
I filtri solari, in particolare, sono in grado di ritardare le scottature, riducono il rischio di comparsa di alcune lesioni indotte da raggi UV (come le cheratosi attiniche) e aiutano a prevenire il melanoma. Vediamo come scegliere il fattore di protezione solare in base al proprio fototipo e quale formulazione è più compatibile alle proprie esigenze.
SPF e irradiazione solare
L'elemento chiave per scegliere bene un filtro solare è il numero presente su tutte le confezioni, indicato dopo la sigla SPF (dall'inglese Sun Protecting factor).
Il fattore di protezione solare (SPF) è calcolato rapportando la quantità di radiazione che la pelle protetta dalla crema è in grado di filtrare prima di arrivare alla scottatura, rispetto ad un'esposizione della stessa pelle senza schermo. Un indice elevato indica una migliore protezione dall'azione del sole. Oggi, il fattore di protezione solare arriva fino a un massimo di 50+.
Questo non significa, come molti credono, che la durata di efficacia di un filtro solare può essere calcolata semplicemente moltiplicando il fattore di protezione per la durata del tempo necessario a subire danni cutanei senza protezione solare. Molti altri fattori, infatti, influenzano la quantità di raggi assorbiti, tra cui il tipo di pelle, la durata dell'esposizione, l'ora del giorno, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche. I dermatologi raccomandano comunque di utilizzare un SPF non inferiore a 15.
Come adattare il livello di protezione solare al proprio fototipo
Il fototipo indica il tipo di reazione della pelle esposta ai raggi del sole, ossia la predisposizione ad abbronzarsi più o meno velocemente e la vulnerabilità a sviluppare scottature. Viene definito da varie caratteristiche somatiche, cioè colore degli occhi, dei capelli e della pelle. Una volta identificato il fototipo a cui si appartiene, è possibile stabilire quali indici di protezione vadano bene per il proprio tipo di pelle.
Fototipo 1
Carnagione molto chiara, spesso con efelidi, occhi chiari e capelli biondi o rossi. La pelle è estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza. Protezione consigliata: 50+
Fototipo 2
Carnagione chiara, occhi chiari, capelli biondi o castano chiaro. La pelle è molto sensibile al sole, si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà. Protezione consigliata: 50+
Fototipo 3
Carnagione mediamente chiara, capelli castani, occhi chiari o marroni. La pelle è sensibile, può scottarsi e la capacità di abbronzarsi è bassa. Protezione consigliata: 30
Fototipo 4
Carnagione olivastra o scura, capelli castano scuro o neri, occhi scuri. La pelle è poco sensibile, non si scotta quasi mai e si abbronza con facilità. Protezione consigliata: 30
Fototipo 5
Carnagione bruno-olivastra, capelli neri e occhi scuri. La pelle si abbronza intensamente e le scottature sono rare. Protezione consigliata: 20
Fototipo 6
Carnagione nera, capelli neri e occhi neri. La pelle non si scotta quasi mai. Protezione consigliata: 20
Diverse tipologie di solari
Crema, spray e latte solare - Sono le formulazioni sicuramente più diffuse, in quanto molto gradevoli a livello cosmetico. La crema è più consistente rispetto al latte; oltre ad un effetto protettivo, svolgono anche un'azione idratante.
Oli solari - Si distribuiscono facilmente sulla pelle, formando uno strato sottile, trasparente e resistente all'acqua. Non richiedono, inoltre, la presenza di conservanti. Tuttavia, sono consigliabili per chi è già abbronzato o presenta una pelle scura.
Gel solari - Piacevoli da applicare, asciugano presto sulla pelle e hanno un'azione rinfrescante, ma una bassa protezione. I gel a base idroalcolica sono controindicati per le pelli sensibili.
Stick solari - Dotati di alto potere protettivo, hanno forma solida e si applicano su aree limitate (naso, labbra, macchie, cicatrici ecc.).
Acque solari - Si presentano in forma liquida e acquosa; in genere, sono dotate di un scarso effetto protettivo, non resistono al sudore e ai bagni, pertanto sono sconsigliate alle pelli più chiare e sensibili.
Da applicare sempre, senza fare errori
Un uso scorretto dei prodotti solari può diminuirne drasticamente la loro funzione. Per ottimizzare il loro effetto protettivo, questi devono essere distribuiti sempre con generosità, sul viso e sul corpo, almeno mezz'ora prima dell'esposizione, affinché i filtri possano attivarsi. Applicare uno strato troppo sottile di prodotto potrebbe ridurre la capacità del filtro solare di assorbire o riflettere la luce UV. Il prodotto deve essere applicato nuovamente ogni due ore e sempre dopo il bagno, anche quando si tratta di una formula resistente all'acqua.
L'applicazione dei prodotti solari non deve essere sospesa quando la pelle inizia a colorarsi; al massimo si può diminuire l'indice protettivo, senza mai arrivare però ad esporre la cute completamente priva della difesa offerta dai filtri.
L'elemento chiave per scegliere bene un filtro solare è il numero presente su tutte le confezioni, indicato dopo la sigla SPF (dall'inglese Sun Protecting factor).
Il fattore di protezione solare (SPF) è calcolato rapportando la quantità di radiazione che la pelle protetta dalla crema è in grado di filtrare prima di arrivare alla scottatura, rispetto ad un'esposizione della stessa pelle senza schermo. Un indice elevato indica una migliore protezione dall'azione del sole. Oggi, il fattore di protezione solare arriva fino a un massimo di 50+.
Questo non significa, come molti credono, che la durata di efficacia di un filtro solare può essere calcolata semplicemente moltiplicando il fattore di protezione per la durata del tempo necessario a subire danni cutanei senza protezione solare. Molti altri fattori, infatti, influenzano la quantità di raggi assorbiti, tra cui il tipo di pelle, la durata dell'esposizione, l'ora del giorno, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche. I dermatologi raccomandano comunque di utilizzare un SPF non inferiore a 15.
Come adattare il livello di protezione solare al proprio fototipo
Il fototipo indica il tipo di reazione della pelle esposta ai raggi del sole, ossia la predisposizione ad abbronzarsi più o meno velocemente e la vulnerabilità a sviluppare scottature. Viene definito da varie caratteristiche somatiche, cioè colore degli occhi, dei capelli e della pelle. Una volta identificato il fototipo a cui si appartiene, è possibile stabilire quali indici di protezione vadano bene per il proprio tipo di pelle.
Fototipo 1
Carnagione molto chiara, spesso con efelidi, occhi chiari e capelli biondi o rossi. La pelle è estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza. Protezione consigliata: 50+
Fototipo 2
Carnagione chiara, occhi chiari, capelli biondi o castano chiaro. La pelle è molto sensibile al sole, si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà. Protezione consigliata: 50+
Fototipo 3
Carnagione mediamente chiara, capelli castani, occhi chiari o marroni. La pelle è sensibile, può scottarsi e la capacità di abbronzarsi è bassa. Protezione consigliata: 30
Fototipo 4
Carnagione olivastra o scura, capelli castano scuro o neri, occhi scuri. La pelle è poco sensibile, non si scotta quasi mai e si abbronza con facilità. Protezione consigliata: 30
Fototipo 5
Carnagione bruno-olivastra, capelli neri e occhi scuri. La pelle si abbronza intensamente e le scottature sono rare. Protezione consigliata: 20
Fototipo 6
Carnagione nera, capelli neri e occhi neri. La pelle non si scotta quasi mai. Protezione consigliata: 20
Diverse tipologie di solari
Crema, spray e latte solare - Sono le formulazioni sicuramente più diffuse, in quanto molto gradevoli a livello cosmetico. La crema è più consistente rispetto al latte; oltre ad un effetto protettivo, svolgono anche un'azione idratante.
Oli solari - Si distribuiscono facilmente sulla pelle, formando uno strato sottile, trasparente e resistente all'acqua. Non richiedono, inoltre, la presenza di conservanti. Tuttavia, sono consigliabili per chi è già abbronzato o presenta una pelle scura.
Gel solari - Piacevoli da applicare, asciugano presto sulla pelle e hanno un'azione rinfrescante, ma una bassa protezione. I gel a base idroalcolica sono controindicati per le pelli sensibili.
Stick solari - Dotati di alto potere protettivo, hanno forma solida e si applicano su aree limitate (naso, labbra, macchie, cicatrici ecc.).
Acque solari - Si presentano in forma liquida e acquosa; in genere, sono dotate di un scarso effetto protettivo, non resistono al sudore e ai bagni, pertanto sono sconsigliate alle pelli più chiare e sensibili.
Da applicare sempre, senza fare errori
Un uso scorretto dei prodotti solari può diminuirne drasticamente la loro funzione. Per ottimizzare il loro effetto protettivo, questi devono essere distribuiti sempre con generosità, sul viso e sul corpo, almeno mezz'ora prima dell'esposizione, affinché i filtri possano attivarsi. Applicare uno strato troppo sottile di prodotto potrebbe ridurre la capacità del filtro solare di assorbire o riflettere la luce UV. Il prodotto deve essere applicato nuovamente ogni due ore e sempre dopo il bagno, anche quando si tratta di una formula resistente all'acqua.
L'applicazione dei prodotti solari non deve essere sospesa quando la pelle inizia a colorarsi; al massimo si può diminuire l'indice protettivo, senza mai arrivare però ad esporre la cute completamente priva della difesa offerta dai filtri.
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