Il ruolo della fotoprotezione
Esporsi gradualmente e con le dovute precauzioni equivale a prevenire questi inconvenienti e a trarre i benefici che il sole indubbiamente possiede.
I filtri solari, in particolare, sono in grado di ritardare le scottature, riducono il rischio di comparsa di alcune lesioni indotte da raggi UV (come le cheratosi attiniche) e aiutano a prevenire il melanoma. Vediamo come scegliere il fattore di protezione solare in base al proprio fototipo e quale formulazione è più compatibile alle proprie esigenze.
SPF e irradiazione solare
L'elemento chiave per scegliere bene un filtro solare è il numero presente su tutte le confezioni, indicato dopo la sigla SPF (dall'inglese Sun Protecting factor).
Il fattore di protezione solare (SPF) è calcolato rapportando la quantità di radiazione che la pelle protetta dalla crema è in grado di filtrare prima di arrivare alla scottatura, rispetto ad un'esposizione della stessa pelle senza schermo. Un indice elevato indica una migliore protezione dall'azione del sole. Oggi, il fattore di protezione solare arriva fino a un massimo di 50+.
Questo non significa, come molti credono, che la durata di efficacia di un filtro solare può essere calcolata semplicemente moltiplicando il fattore di protezione per la durata del tempo necessario a subire danni cutanei senza protezione solare. Molti altri fattori, infatti, influenzano la quantità di raggi assorbiti, tra cui il tipo di pelle, la durata dell'esposizione, l'ora del giorno, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche. I dermatologi raccomandano comunque di utilizzare un SPF non inferiore a 15.
L'elemento chiave per scegliere bene un filtro solare è il numero presente su tutte le confezioni, indicato dopo la sigla SPF (dall'inglese Sun Protecting factor).
Il fattore di protezione solare (SPF) è calcolato rapportando la quantità di radiazione che la pelle protetta dalla crema è in grado di filtrare prima di arrivare alla scottatura, rispetto ad un'esposizione della stessa pelle senza schermo. Un indice elevato indica una migliore protezione dall'azione del sole. Oggi, il fattore di protezione solare arriva fino a un massimo di 50+.
Questo non significa, come molti credono, che la durata di efficacia di un filtro solare può essere calcolata semplicemente moltiplicando il fattore di protezione per la durata del tempo necessario a subire danni cutanei senza protezione solare. Molti altri fattori, infatti, influenzano la quantità di raggi assorbiti, tra cui il tipo di pelle, la durata dell'esposizione, l'ora del giorno, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche. I dermatologi raccomandano comunque di utilizzare un SPF non inferiore a 15.